Tossicologia Etanolo

ETANOLO


Il consumo di etanolo ovvero di alcool etilico eccede di gran lunga quello di qualsiasi altro farmaco. I principali effetti dell'etanolo risultano a carico del sistema nervoso centrale,dove le azioni depressive sono simile a quelle degli anestetici volatili.

L'assorbimento avviene per via orale ma anche per via polmonare, passa attraverso tutte le membrane e non presenta problemi di distribuzione. Principalmente viene metabolizzato da un enzima citosolico, l'alcool deidrogenasi. In un soggetto sano il metabolismo da parte di questo enzima si aggira intorno al 90%. Altro sistema enzimatico è il MEOS, situato a livello microsomiale. L'ultimo enzima coinvolto è la catalasi che metabolizza l'alcool per il 2%. In caso di carico acuto di alcool, l'alcool deidrogenasi è satura e buona parte del metabolismo avviene tramite il MEOS, che è un enzima inducibile. L'aldeide acetica che si forma dal metabolismo, in condizioni normali entra nel ciclo di krebs sotto forma di acido acetico. In caso patologico si ha la formazione di radicali liberi dell'ossigeno. L'alcool viene eliminato secondo una cinetica di ordine 0 ovvero la quantità eliminata non è proporzionale alla sua concentrazione plasmatica.

Principalmente l'alcool agisce deprimendo i meccanismi inibitori nel SNC dando euforia; seguono diminuzione dell'attenzione, della memoria e a dosi ancora più elevate depressione respiratoria, vomito, vertigini, delirio, ipotermia, anestesia e coma. A livello del sistema cardiocircolatorio si ha dilatazione dei vasi cutanei facciali e a dosi elevati depressione della funzione cardiocircolatoria e ipotensione. A livello epatico si ha steatosi, ipoglicemia per inibizione della gliconeogenesi, e induzione enzimatica. A livello gastrico stimola la secrezione gastrica; la diuresi a livello renale. Provoca tolleranza, dipendenza fisica e psicologica.

L'abuso cronico di alcool provoca epatopatie croniche fino a cirrosi e insufficienza epatica, disturbi neurologici, psichiatrici e mentali. Lo sviluppo di depressione e il rischio di suicidio è molto alto tra gli alcolisti. L'alcool provoca per consumo cronico anche disturbi cardiocircolatori con ictus, ipertensione, aritmie, aggravamento delle coronaropatie. A livello dell'apparato digestivo provoca ulcera, gastriti, pancreatiti e malnutrizione. A livello sessuale si ha a lungo andare diminuzione della libido, impotenza, sterilità, gimnecomastia. Sempre per abuso cronico è fortemente immunotossico, predispone ai tumori del cavo orofaringeo e del fegato. L'etanolo in gravidanza determina un ridotto sviluppo del feto associato a dimensioni ridotte, anormalità fisiche e ritardo mentale. La sindrome astinenziale è caratterizzata da sintomi fisiologici molto marcati.

Disintossicazione: per aiutare la terapia comportamentale possono essere utili il disulfiram, che blocca il metabolismo dell'alcool e produce spiacevoli vampate di calore quando quest'ultimo viene assunto; e il naltrexone, antagonista oppioide che blocca alcune proprietà rinforzanti dell'alcool e diminuisce le recidive. Una benzodiazepina come l'oxazepam può diminuire o bloccare i sintomi che si hanno nella sindrome da astinenza, come sudorazione, tachicardia, nausea, tremore, distorsioni percettive, agitazione, confusione, allucinazioni visive, pupille dilatate, convulsioni.

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