Farmacologia Asma
FARMACI PER L'ASMA

L'asma è generalmente considerata un malattia infiammatoria cronica delle vie aeree, nella quale l'infiammazione causata da allergeni o da altri stimoli determina una iperresponsività bronchiale e una ostruzione al flusso nelle vie aeree. Si elencano di seguito i più comuni trattamenti:

l'uso regolare di un corticosteroide per via inalatoria è in grado di sopprimere l'infiammazione, diminuire l'iperresponsività bronchiale e ridurre i sintomi in pazienti affetti da asma cronico. Molti clinici attualmente impiegano i corticosteroidi inalati sia in pazienti con asma di grado lieve o moderato, sia nei casi di malattia grave. Con il tempo il dosaggio può essere talvolta ridotto senza perdita di efficacia, ma la sospensione di un corticosteroide inalato può portare ad una recidive della malattia. I corticosteroidi per via inalatoria alle dosi consigliate si sono rivelati generalmente privi di effetti tossici gravi. In alcuni bambini può verificarsi un rallentamento della crescita ma probabilmente senza alcun effetto sulla statura finale da adulti. E' stata segnalata una soppressione dell'asse ipotalamo-ipofiso-surrenalico con alte dosi ed effetti dose-dipendenti sulla densità ossea. Possono verificarsi disfonia  e candidiasi orale o esofagea dovute alla deposizione locale del farmaco; questi effetti possono essere ridotti dall'uso di un dispositivo spaziatore e da sciacqui del cavo orale dopo l'inalazione. I corticosteroidi somministrati per via orale o parenterale sono i farmaci disponibili più efficaci per le esacerbazioni asmatiche acute non responsive ai broncodilatatori. Anche nel caso in cui una riacutizzazione risponda ai broncodilatatori, molti clinici trattano con corticosteroidi orali i pazienti con sintomi in risoluzione per un periodo fino a 10 giorni, trattamento che riduce i sintomi e può prevenire una recidiva. L'uso prolungato quotidiano di corticosteroidi orali può causare intolleranza al glucosio, incremento ponderale, aumento della pressione arteriosa, demineralizzazione ossea, cataratta, immunosoppressione e riduzione della crescita nei bambini. L'uso a giorni alterni può ridurre l'incidenza di questi effetti collaterali. Il cromoglicato sodico riduce l'iperattività delle vie aeree negli asmatici. E' utile solo per la profilassi, non ha tossicità sistemica, né attività broncodilatatrice. Previene e riduce il broncospasmo indotto dall'esercizio fisico o dall'aria fredda e asciutta in particolare nei bambini. Gli agonisti beta2-selettivi a breve durata di azione per via inalatoria sono i più efficaci farmaci disponibili per il trattamento acuto e la prevenzione indotta da esercizio fisico. La loro utilizzazione è efficace anche nel trattamento di mantenimento. Essendo farmaci selettivi provocano minori effetti cardiovascolari rispetto ai farmaci di vecchio uso come adrenalina. La teofillina orale è meno potente rispetto ai beta2 agonisti inalati ed ha azione iniziale più lenta. Sebbene il farmaco abbai una efficacia limitata nel trattamento dei sintomi acuti, è in grado di ridurre la frequenza e la gravità dei sintomi in pazienti affetti da asma cronico e di ridurre il fabbisogno di steroide orale in pazienti steroido dipendenti. I pazienti asmatici fino a dosi inferiori a 10 microgrammi per mL possono trarre beneficio con scarsi effetti collaterali. Un nuovo tipo di farmaco è lo zafirlukast antagonista del recettore dei leucotrieni. Presenta una modesta efficacia nella terapia di mantenimento ma non sono disponibili studi comparati con i corticosteroidi per inalazione.

Il medico in ogni modo seguirà il paziente e sceglierà i farmaci più adatti in base alla gravità dei sintomi e all'età del paziente.

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