Fitoterapia Diabete

DIABETE

Il diabete è un eccesso di zucchero costante nel sangue, caratterizzato dall'incapacità dell' organismo di utilizzare carboidrati, zuccheri e amidi di origine alimentare: questi non adeguatamente metabolizzati innalzano la glicemia.
Esistono due tipi di diabete: il diabete di tipo I, o insulino dipendente, chiamato anche diabete giovanile che si presenta quando il pancreas non produce insulina; il diabete di tipo II, o diabete non insulino dipendente, di gran lunga la forma più comune. In questo caso o l'insulina non viene prodotta in misura sufficiente a causa dell'esaurimento delle cellule beta del pancreas o l'organismo non la utilizza in modo efficiente.
Il ruolo fisiologico dell'insulina consiste nel controllare la glicemia e favorire la penetrazione del glucosio nelle cellule attraverso i recettori insulinici. Gli errori dietetici dovuti al grande consumo di zuccheri semplici e acidi grassi saturi portano a notevoli squilibri.
Gli acidi grassi alterano la composizione fosfolipidica delle membrane, la quale influenza l'efficacia dei recettori insulinici.  L'abuso di zuccheri produce una stimolazione eccessiva del pancreas e un esaurimento della cellule produttrici di insulina.

È necessario quindi tenere sotto controllo il peso e la dieta, soprattutto le persone che sono obese e che hanno una storia familiare di diabete.
Se vogliamo conoscere il nostro peso forma possiamo calcolarlo con la formula di Lorentz, descritta nel riquadro.
 
Uomo: P=H-100-(H-150):4

Donna: P=H-100-(H-150):3

P= peso ideale in kg,  H=altezza in cm

Fra il 10 e il 15% del peso ideale si parla di sovraccarico ponderale, al di sopra del 15% di obesità, oltre il 30% abbiamo un reale fattore di rischio di diventare diabetici.

 

REGOLE IGIENICO-DIETETICHE
l) Alimentazione corretta: consiste in una dieta ipocalorica mediterranea che prevede una diminuzione di tutti gli zuccheri semplici (dolci, gelati, cioccolata, biscotti, caramelle, zucchero bianco), nonché di pasta, pane, patate e un aumento di verdura cruda di stagione da consumare prima di altri alimenti in quanto rallenta l'assorbimento dei glucidi e dei lipidi. Aumento di proteine vegetali e di cereali (fagioli, ceci, lenticchie, soia, mais), nonchè di liquidi, tisane o acqua da bere a piccoli sorsi durante tutta la giornata.
2) Movimento quotidiano: aumentando il movimento (passeggiate, corsa, nuoto, bicicletta, cyclette ecc.) si combatte il diabete ma, soprattutto lo si previene, risparmiando l'insulina (la sua secrezione).
3) Rispettare i ritmi biologici (sonno e pasti), mangiare lentamente masticando molto. Andare a letto ai primi sbadigli della sera per recuperare fatica fisica e psichica.
4) Combattere lo stress cercando in tutti i modi di concedersi dei momenti di relax perché non di venti "cronico". Possono essere di aiuto piante ansiolitiche come la Tilia M.G., il Crataegus OXYO. M.G. e la Passiflora T.M. (circa 50 gocce tre volte al dì).

Il regime alimentare per il diabetico è un regime ipocalorico, con una razione giornaliera compresa fra 1000 e 1600 calorie, e ipoglucidico,
con una quantità di glucosio compresa tra 100 e 160 grammi al giorno.

Diete calcolate per i diabetici
Dieta del soggetto obeso o in sovrappeso ponderale.
 

Alimenti

Dieta di 1000 calorie e 100g di glucidi

Dieta di 1400 calorie e 140g di glucidi

Dieta di 1600 calorie e 160g di glucidi

Pane 40g 80g 120g
Patate - - 200g
Legumi freschi 500g 600g 300g
Frutta fresca 200g 200g 200g
Latte 50g di latte scremato in polvere 50g di latte scremato in polvere 500ml
Carni magre 150g 300g 200g
Formaggi freschi - - -
Burro e alimenti grassi 20g 20g2 20g

PIANTE MEDICINALI ANTIDIABETICHE
Possiamo suddividere tali piante in due categorie:

Piante contenenti mucillagini Le piante contenenti mucillagini assumono un ruolo molto importante nel trattamento antidiabetico, poiché hanno un effetto positivo sul sovraccarico ponderale e sulle secrezioni eccessive del pancreas. Le proprietà idrofile delle fibre mucillaginose permettono, formando un gel, di diminuire l'assimilazione dei grassi e degli zuccheri e di rallentare l'assorbimento dei glucidi. Gli zuccheri, infatti, vengono assorbiti più lentamente: in tal modo si verifica una diminuzione della secrezione di insulina. Per il diabetico viene utilizzato l' ispaghul (Plantago ovata).
La parte che viene utilizzata è il tegumento del seme che contiene un 30% di mucillagini. Al diabetico se ne consiglia l'assunzione di 2-3 g un quarto d'ora prima di ogni pasto con un' abbondante quantità di acqua.

Piante ipoglicemizzanti
Numerose piante medicinali sono utilizzate per le loro proprietà ipoglicemizzanti. Possiamo citare solo quelle che presentano un reale interesse terapeutico: eucalipto, ginseng, fieno greco, gymnema sylvestre.

Eucalipto (Eucalyptus globulus)
È un grande albero originario dell' Australia la cui parte attiva è la foglia. Solo recentemente si è scoperto che 1'eucalipto ha anche un' attività ipoglicemizzante. Assunto per via orale attenua leggermente la glicemia dei non diabetici e regola la glicemia dei diabetici; migliora la capacità di tolleranza al glucosio riducendo i picchi di iperglicemia.

Ginseng (Panax ginseng) La parte attiva è la radice che ha dimostrato una notevole attività ipoglicemizzante nei diabetici, agendo simultaneamente sull'insulina per stimolazione delle isole pancreatiche e sul glicogeno per diminuzione della glicogenesi epatica. Inoltre potenzia l'effetto insulino-secretore del glucosio plasmatico. Nei soggetti diabetici già sotto trattamento, 1'assunzione concomitante di ginseng permette di diminuire le dosi di antidiabetici orali di sintesi.

Fieno greco (Trigonella foenum graecum)
Viene utilizzato nel trattamento della magrezza in virtù delle sue proprietà anabolizzanti. Agisce anche a livello del pancreas, regolarizzando la secrezione di insulina che è spesso leggermente modificata in caso di dimagrimento. Il fieno greco riduce notevolmente l'iperglicemia  aumentando la risposta pancreatica e migliorando il legame i insulina-recettore. Può essere utilizzato in sostituzione degli ipoglicemizzanti di sintesi.

Gymnema (Gymnema si/vestre)
È una pianta scoperta di recente in India e in Cina e viene chiamata "spezzazuccheri". Infatti riduce 1'assorbimento di zucchero a livello intestinale (fino al 50%), nonchè il tasso di glicemia basale e post-prandiale e quello di glicosuria.

COMPLICANZE DIABETICHE
Il diabete causa a lungo termine delle complicanze a livello oculare, neurologico e circolatorio (microangiopatie), che sono in rapporto alla produzione eccessiva di sorbitolo. Quest'ultimo proviene dalla trasformazione del glucosio per mezzo dell'enzima (Aldoso reduttasi). Il cristallino normale contiene fisiologicamente del sorbitolo, ma in quantità assai modesta, e l'accrescimento del suo tasso nel diabetico provoca un'opalescenza della lente. Ciò è all'origine della formazione della cataratta. Per la prevenzione dei disturbi che il diabete può arrecare, dalle angiopatie ai disturbi del microcircolo, possiamo utilizzare il Ginkgo biloba che agisce sulla motilità vascolare. I principi attivi del ginkgo favoriscono la circolazione dei sottili capillari e au- mentano il tono venoso. Inoltre, i polifenoli del ginkgo sono degli antiossidanti molto potenti che proteggono le membrane cellulari endoteliali dalle aggressioni dei radicali liberi. Occorre utilizzare il ginkgo nel diabetico per lungo tempo per evitare queste complicazioni e per proteggere il sistema vascolare.


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