Patologie Abuso di dispositivi elettronici

ABUSO DI DISPOSITIVI TECNOLOGICI

L'eccessivo uso di strumenti digitali può avere ripercussioni sulle capacità intellettive, limitando la capacità di concentrazione e impedendo al cervello di ricaricarsi adeguatamente, rendendo difficile ripristinare l'attenzione sul compito svolto in precedenza. La mente perde la capacità di pensare in profondità, di porre domande, di analizzare i problemi. L'abuso del cellulare è in grado di ridurre le capacità cognitive, penalizzando logica, creatività e memoria.

Allo stesso tempo si crea uno stato di solitudine dovuto alla sostituzione dell'interazione faccia a faccia che interpreta l'espressione del viso e il linguaggio del corpo.
Questo può portare anche a riduzione del tono dell'umore e depressione.

I dispositivi elettronici, emettendo luce blu, interferiscono con la melatonina, riducendone la produzione e alterando così il ciclo sonno-veglia. Si ha di conseguenza difficoltà di addormentamento, perchè il cervello viene mantenuto in uno stato di continua allerta.

Con il costante impiego degli schermi il sistema muscolare degli occhi, che permette di mettere a fuoco le immagini, va incontro a un sovraccarico, che favorisce l'insorgere di miopia, soprattutto tra gli adolescenti tra gli 8 e i 13 anni.
Per ridurre il fenomeno è meglio preferire il computer allo smartphone, mantenere una distanza di almeno 50 centimetri dallo schermo, fare una pausa ogni venti minuti, trascorrere almeno due ore all'aria aperta.

Un altro problema che potrebbe presentarsi è la sindrome dell'occhio secco, dovuta a una riduzione delle sostanze che mantengono una corretta lubrificazione oculare. Chi trascorre molto tempo davanti a uno schermo riduce l'ammiccamento delle palpebre (da 17-20 volte al minuto cala a 5-8 volte), con conseguente riduzione del film lacrimale e per questo è sempre meglio usare colliri lubrificanti.

Oltre ai problemi oculari potrebbero insorgere danni all'apparato muscolo-scheletrico, con sovraccarico ai muscoli di testa, collo, spalle e colonna vertebrale, a causa del guardare in avanti e in basso. Possono insorgere contratture e cervicalgie muscolo-tensive, con dolore che parte dal collo e si irradia alle spalle, fino ad arrivare alla compressione o ernia dei dischi intervertebrali.

 

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