Alimentazioni e
farmaci: alcune più frequenti interazioni.
-Acqua
E' innocua e, oltre agli usi alimentari, impiegata spesso
anche come "diluente" o solvente di medicinali assunti per bocca (per
esempio per sciogliere il contenuto di bustine o per facilitare la deglutizione
di una compressa). E' bene tuttavia limitarne il consumo in caso di particolari
cure ormonali che possono favorire la ritenzione di liquidi o sono
espressamente finalizzate a trattenerli (per esempio nella terapia
farmacologica dell'enuresi)
-Aglio
Assunto direttamente o consumato sotto forma di polvere,
l'aglio possiede importanti prerogative fitoterapiche in quanto favorisce una
riduzione della pressione arteriosa e contrasta la formazione di placche
aterosclerotiche. Può quindi essere associato vantaggiosamente a terapie
antipertensive e normocolesterolemizzanti.
-Alcool
Il suo consumo è sconsigliato in caso di qualsiasi terapia
con farmaci in quanto:
A causa della sua potenziale tossicità sul sistema nervoso è inoltre controindicato in concomitanza di terapie anticonvulsivanti.
-Bevande a base di cola ed
energizzanti
Come il caffè contengono caffeina e pertanto possono interferire con i farmaci antipertensivi (in particolare beta-bloccanti) o potenziare l'effetto di antiasmatici (beta-agonisti) o analettici
Contengono notoriamente caffeina, che svolge un'azione neurostimolante. E' necessario pertanto limitare l'assunzione di questi alimenti o bevande:
-Cioccolato
Sarebbe opportuno ridurne l'assunzione in caso di terapie
anti-ulcera gastrica, in quanto alimento sconsigliato in tale patologia.
Potenzia l'effetto degli antidepressivi di ultima generazione (indicati con la
sigla SSRI), che agiscono positivamente sui ciruciti della serotonina. Secondo
recenti evidenze sembra addirittura che l'effetto del cioccolato sia simile
proprio all'azione di questi farmaci. E' invece sconsigliato in caso di
trattamento con una particolare classe di farmaci, i MAO inibitori, utilizzati
nel morbo di Parkinson, in quanto può dar luogo a un improvviso aumento della
pressione arteriosa (crisi ipertensiva)
-Formaggi stagionati
Contengono una particolare sostanza, la tiramina, che durante l'assunzione di particolari farmaci antidepressivi e per il morbo di Parkinson (i cosiddetti MAO-inibitori) può scatenare pericolosi e improvvisi aumenti della pressione arteriosa
-Fragole
Oltre a essere un frutto allergizzante, stimolano anche la
liberazione di istamina e sono quindi doppiamente controindicate durante
l'assunzione di farmaci antiallergici (antistaminici) e antiasmatici
-Insaccati
Non devono essere assunti in corso di terapia con
particolari antidepressivi e anti-Parkinson, gli inibitori delle MAO a causa dl
rischio di improvvisi aumenti della pressione arteriosa
-Iperico (erba di San Giovanni)
Benchè si tratti di un principio naturale, l'iperico
possiede un effetto del tutto simile agli antidepressivi connotati con la sigla
SSRI, ai quali pertanto non deve essere associato
Fermo restando che l'apporto deve essere ridotto in caso di diarrea, il loro consumo dovrebbe essere evitato in concomitanza dell'assunzione di carbone attivo, di cui potrebbero vanificare l'effetto (stimolano infatti la fermentazione intestinale). Latte e derivati dovrebbero inoltre essere evitati in concomitanza dell'assunzione di preparati a base di polinsaturi, ai fini di evitare il legame di questi ultimi al calcio
-Mirtillo, ribes nero
Contengono sostanze di particolare utilità nelle condizioni
di fragilità capillare e sogfferenza vascolare (flebopatie, arteriopatie) e
possono pertanto essere assunti nella loro forma naturale o come succo o
estratto in concomitanza di terapie per queste malattie
-Succo di limone o di altri agrumi
Ricco in vitamina C migliora l'assorbimento del ferro a
livello dello stomaco. Si spiega così perché molti integratori a base di ferro
contengono anche questa vitamina o riportano nel foglietto illustrativo il
suggerimento di associarne l'assunzione a una fonte di vitamina C.
-Succo di pompelmo
Molti sono soliti assumerlo al mattino, sfruttandone
l'elevato contenuto in vitamina C, oppure come bevanda dissetante. Senza nulla
togliere alle sue prerogative salutistiche esso accelera l'attività del fegato,
il proncipale organo che trasforma ed elimina i farmaci. Il succo di pompelmo è
pertanto sconsigliato in generale durante terapie farmacologiche e in
particolare con calcioantagonisti, impiegati nel trattamento dell'ipertensione
arteriosa
-Vino e birra
Non devono essere assunti in concomitanza a inibitori delle
MAO ( vedi formaggi stagionati)