GAS INTESTINALE
ll termine flatulenza, innanzitutto, descrive una condizione caratterizzata da un'eccessiva sintesi
di gas a livello gastrointestinale, accompagnata ad un'abnorme emissione degli stessi dal retto.
La sua causa più frequente è la composizione della dieta.
Qui di seguito elenchiamo i cibi che influiscono sulla produzione di gas intestinale.
Cibi con potenziale flatulogenico debole:
Cibi con potenziale flatulogenico medio:
Cibi con potenziale flatulogenico forte (da consumare con cautela)
Alimenti a rischio
Altri alimenti sono a rischio indiretto, come, per esempio, tutti quelli ricchi di sale (dadi per brodo, insaccati) perchè inducono a bere più del dovuto.
La preferenza va poi a piatti semplici, non elaborati, da gustare in perfetta tranquillità.
L'attività fisica (dapprima moderata, poi a intensità crescente) può essere utile ad allenare l'intestino a una certa motilità fisiologica.
La limitazione dei fattori di stress o una loro migliore gestione è poi una delle armi migliori contro la colite.
CONSIGLI DIETETICI PER I PAZIENTI AFFETTI DA INTESTINO IRRITABILE
Il paziente dovrà evitare di consumare o consumare in quantità modiche i seguenti alimenti:
VERDURE
Radicchio, finocchio, sedano, cicoria, cipolla, legumi (piselli, fagioli, ceci, etc.) fagiolini, cavolfiore e, in genere, tutte le verdure "dure", contenenti molto "gambo"
FRUTTA
Cachi, uva, fichi, fichi d'india, frutta secca, castagne, zucca, ciliegie, duroni, anguria, melone, prugne, frutta sciroppata, miele.
Introdurre molti liquidi (acqua non gassata: 1,5-2 litri al giorno) e non più di 1 yogurt al giorno.
CARBOIDRATI
Non consumare più di 80 g di pasta al giorno e non più dell'equivalente di due panini semplici o "francesi". Evitare i dolci molto elaborati.
I SUGGERIMENTI DEL FARMACISTA:
Alcuni suggerimenti per migliorare il disturbo riguardano l'assunzione di rimedi naturali con proprietà carminative, che prevengono infatti e facilitano l'espulsione dei gas intestinali.
La natura offre infatti piante secolari come la camomilla, la menta, la melissa, il finocchio ma anche l'anice, il cumino e l'angelica, le cui parti attive si possono utilizzare, una volta essiccate, per preparare ottime tisane.
Un rimedio utilizzato e di grande successo rimane comunque il carbone attivo, da non utilizzare contemporaneamente ad altri farmaci però.
Anche l'assunzione di fermenti lattici e probiotici, può essere di aiuto previo parere medico o di un gastro-enterologo, poiché a volte quest'ultimi possono peggiorare la situazione, causa l'eccessiva fermentazione batterica.
Si ricorda invece di masticare lentamente e mangiare con assoluta calma e tranquillità tutti i cibi, per facilitarne la digestione ed evitare l'ingestione d'aria.