Vitamine vitamina D3

 

VITAMINA D

La vitamina D₃ per essere attiva deve essere prima metabolizzata. Dopo l'ingestione con la dieta entra in circolo e raggiunge il fegato dove viene idrossilata a 25-idrossi-vitaminaD ( calcidiolo ), metabolita che aumenta anche con l'esposizione solare. Una seconda idrossilazione avviene nel rene ( calcitriolo ), la forma più potente di vitamina D.

BILANCIO DEL CALCIO

Il mantenimento di livelli sierici ottimali di calcio è indispensabile al funzionamento del Sistema Nervoso Centrale e al mantenimento della densità ossea. Le ghiandole paratiroide secernono l'ormone paratiroideo  se i livelli sierici di calcio scendono troppo. L'aumento di questo ormone attiva l'enzima idrossilasi del rene facendo quindi aumentare  la produzione di 1,25-diidrossivitaminaD ( calcitriolo ). Quest'ultimo produce modificazioni nell'espressione genica che provoca:

1.      Aumento dell'assorbimento intestinale di calcio.

2.      Aumento del riassorbimento di calcio da parte dei reni.

3.      Mobilizzazione di calcio dalle ossa in caso di dieta carente.

DIFFERENZAZIONE CELLULARE

La proliferazione cellulare è indispensabile per la crescita e la cura delle lesioni; se è incontrollata e associata a mutazioni può portare alla formazione di tumori. Il calcitriolo inibisce la proliferazione e stimola la differenziazione cellulare, utile per la specializzazione delle cellule.

IMMUNITA'

La vitaminaD è un potente modulatore del sistema immunitario. Il suo recettore è presente nelle cellule T, nelle cellule dendritiche e nei macrofagi. In alcune situazioni i macrofagi producono anche  25-idrossivitaminaD₃-1-idrossilasi che converte in situ 25-idrossivitaminaD a 1,25-diidrossivitaminaD.

CARENZA DI VITAMINA D

Soprattutto nei bambini la carenza di vitamina D porta a mineralizzazione ossea incompleta; le ossa continuano a crescere ma s'incurvano. Il rachitismo porta a chiusura delle fontanelle e deformazione della cassa toracica per azione meccanica del diaframma. L'ipocalcemia può portare anche a convulsioni. Negli adulti, in caso di carenza,  la matrice di collagene si conserva ma il tessuto osseo piano piano decresce.

 I bambini che sono allattati esclusivamente al seno e che non ricevono integrazione di vitamina D sono al rischio di carenza in particolare se hanno la pelle scura e non vengono esposti al sole. Il latte umano fornisce solo 25 UI per litro mentre l'assunzione giornaliera raccomandata è di 400 UI. Le persone con carnagione scura sintetizzato meno vitamina D a seguito dell'esposizione solare. Anche gli anziani hanno una ridotta capacità di sintetizzare vitamina D nella pelle.

L'uso eccessivo di filtri solari con un fattore maggiore di 8 riduce la sintesi di vitamina D del 95%. Soggetti con patologia infiammatorie a carico dell'intestino e pazienti obesi, a causa del deposito nel tessuto adiposo di vitamina, sono più carenti.

Valori sierici di 1,25-diidrossi vitamina D al di sotto di 8-10 ng/ml indicano carenza grave associata a rachitismo, mentre al di sotto di 30 ng/ml si può avere osteoporosi. Tali valori sono influenzati dall'esposizione solare.

Una larga fetta di popolazione è carente di vitamina D e avrebbe bisogno di maggiore esposizione al sole o integrazione sia con alimenti che integratori.

FONTI DI VITAMINA D

Le radiazioni UVB stimolano la produzione di vitamina D₃ da parte dell'epidermide, una adeguata esposizione solare ( 5-10 minuti tre volte alla settimana, senza lavarsi subito dopo l'esposizione ) dovrebbe consentire di sintetizzare tutta la vitamina D necessaria all'individuo.

Negli alimenti la vitamina D è piuttosto scarsa, è presente in alcuni pesci grassi come lo sgombro, le sardine e il salmone.

 

 

 

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